domenica 13 maggio 2012

Stati (sociali) di agitazione: il dono al tempo della crisi. Martedì 15 Maggio Ore 18


Martedì 15 maggio: IL FILO DI SOPHIA dedica due incontri, a distanza ravvicinata, al tema della crisi e alle possibili relative scappatoie per combattere l'egemonia della fede capitalista.

Alle 18 in aula f2 avremo il piacere e l'onore di ospitare il prof. Fritz-Rudiger Volz, docente di scienze sociali in quel di Bochum, in Germania. Volz, che parlerà in italiano (tranquilli!) cercherà di farci capire che rapporto esiste tra dono, scambio e ricucitura di un genuino legame sociale. Altre forme di organizzazione economica, basate sull'equita e la solidarietà, sono possibili, così come l'esistenza di diversi laboratori di idee, sparsi per il mondo, già da qualche tempo testimonia.

Un ringraziamento particolare lo rivolgiamo a Daniela Falcioni che coordinerà il tutto e, assieme a noi, favorirà il dialogo tra i presenti e il prof. Volz. Un lungo dialogo, appunto, uno scambio di idee, un ripensamento dei legami sociali ai tempi della crisi e della precarietà, che ci accompagnerà fino alle 21, quando proietteremo "Club Privè", il documentario di Rosario Citriniti sulla vergogna delle privatizzazioni in Italia. Per le info sull'evento rimandiamo qui: https://www.facebook.com/events/235403416560374/

Naturalmente, tra un evento e l'altro, e anche dopo la visione del documentario, cui seguirà il dibattito, sarete rifocillati da http://peperosaeanicestellato.blogspot.it/

Adesso, una breve introduzione all'incontro con Volz:

A partire dalla seconda guerra mondiale, l’integrazione delle nostre democrazie è avvenuta, tra l’altro, attorno alla promessa di uno sviluppo economico illimitato. L’attuale crisi del capitalismo finanziario scuote non solo le borse di mezzo mondo, ma rimette in discussione il trionfo dell’homo oeconomicus e del suo imperativo: la massimizzazione del profitto. Nei primi decenni del XX sec., Marcel Mauss ha messo in discussione il primato l’homo oeconomicus criticando un’ideologia che avrebbe ridotto l’uomo ad “una macchina, anzi una macchina calcolatrice”. Oggi le analisi di Mauss, sono diventate materiali per riflettere sulla necessità di individuare assetti socio-economici e modelli culturali che possano portarci fuori dalle secche del neo-liberismo. Le società moderne, infatti, pur essendo massicciamente utilitaristiche, hanno funzionato per secoli sulla base di riserve di senso extra utilitaristiche. Queste riserve di senso sembrano ormai esaurite. Ora la questione è proprio quella di comprendere dove è possibile trovarne di nuove. In altri termini, si tratta di capire come riattivare quel capitale sociale di cui le nostre democrazie hanno bisogno per vivere. Si tratta di una riflessione interdisciplinare che coinvolge sociologi, economisti, antropologi e filosofi. Di fronte alla crisi attuale, come sarebbe altrimenti possibile riorganizzare da cima a fondo il nostro tessuto sociale senza realizzare una convergenza di tradizioni diverse? L’istanza comune è che nel dono, l’interesse per l’altro sia altrettanto originario all’interesse verso se stessi: la spinta alla cooperazione non nega la considerazione di sé, ma la rilancia in un movimento che sostituisce l’inclusione all’esclusione.

VI ASPETTIAMO MARTEDI' 15 MAGGIO ORE 18 IN AULA F2 PER DISCUTERE TUTTI INSIEME DELLA CRISI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO E DELLE FORME ALTERNATIVE E SOLIDALI DI SCAMBIO...SIATECI!

STAY FILODISOPHIA!

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