sabato 24 marzo 2012

Il filo di Sophia presenta "Lo spazio possibile" a cura di Ugo Dattilo. Martedì 27 marzo Ore 18:30




Direttamente da quel di Firenze, Ugo Dattilo, architetto, membro del progetto Eutropia (http://www.eutropia-architettura.it/), sbarca al Filo di Sophia per discutere assieme a noi del problema dello spazio tra architettura e filosofia.
Ecco il piano di battaglia per la serata:

1. Antefatto: Esiste un tema che da sempre ha legato reciprocamente architetti e filosofi. E' il tema dell'abitare. A parte pochi e illustri esempi, succede da anni che grazie a questo territorio comune molti architetti parlino a vanvera di filosofia e che altrettanti filosofi frequentino convegni di architettura.
Pertanto, per non correre rischi, parleremo di spazio: tema fondante dell'architettura contemporanea, a mio avviso il più importante.
Architettura=spazio.

2. Equivoci:
• Da quando l'architettura si occupa di spazio?
• Cos'è e cosa non è lo spazio architettonico?
• Perchè ha senso parlare di spazio come componente fondante dell'architettura, in Italia nel 2012?

3. Casi studio:
A dimostrazione di una tesi - che non viene enunciata perchè non esiste, esistono
(forse) tante possibili tesi - si propongono due progetti, dal titolo:
• Full of void: una drammatica casa colonica a Montevarchi
• La casa nella casa: astrazione di una dimora operaia

Bibliografia:
• Fanelli Giovanni, De Stijl, Laterza, Bari 2006
• Koenig Giovanni K., Architettura del novecento. Teoria, storia, pratica critica,
Marsilio, 2011
• Murakami Haruki, 1Q84. Libro 1 e 2. Aprile – settembre, Einaudi 2011
• Sudjc Dejan, NEXT. Catalogo della mostra. 8° biennale di architettura di
Venezia, 8 settembre-3 novembre 2002

CI VEDIAMO IN AULA F2 CUBO 18/C ORE 18,30

A SEGUIRE TUTTI AL CAMELOT PER SOSTENERE IL "MUCCHIO SELVAGGIO"...10 LIVE SOLO 6 EURO!!!

IL FILO DI SOPHIA STA NEL MUCCHIO!!!

mercoledì 21 marzo 2012

IL FILO DI SOPHIA presenta "Niente da nascondere" (proiezione) Giovedì 22 marzo Ore 19



Ritornano i film della rassegna "Light bulbs: testimonianze dal cinema da Godard al videomaker" organizzata dal FILO DI SOPHIA.
Questo mese, giovedì 22 marzo, tocca a "Niente da nascondere" di Michael Haneke, autore spiazzante e dissacrante, già regista di "La pianista" e "Funny Games".
Haneke affronta la categoria della famiglia borghese smontandone tutte le apparenze: la sensualità e i pregiudizi sono sviscerati in modo profondo. Una carriera cinematografica intellettuale che stringe le inquadrature su temi scottanti, diventando un vero maestro della negazione, un autore che non lascia mai indifferenti.
All'interno della sua produzione, "Niente da nascondere", del 2005, si colloca come una pietra miliare, una "testimonianza" della morbosità dei comportamenti umani.

Tutto inizia dall'immagine di una strada, una mattina qualunque. L'inquadratura è fissa: qualche persona cammina, passa una bicicletta, un uomo esce di casa. Stop, rewind e inizia il mistero. L'immagine è quella di un videoregistratore: una coppia (Daniel Auteil e Juliette Binoche) trova sulla porta, come in Strade perdute di Lynch, misteriose cassette che ne ritraggono la vita privata. Poi arrivano inquietanti disegni, telefonate, strani avvertimenti e il segreto nascosto (caché) inizia ad emergere: l'infanzia del protagonista è tragicamente legata a quella di un algerino figlio dei domestici di casa. Ma il mistero resta tale, anzi si tramanda fra le nuove generazioni: i figli dei due uomini si incontrano mentre la macchina da presa, non vista (cachè), continua a riprendere.
Caché, Palma d'oro a Cannes per la miglior regia, come tutti i film di Michael Haneke non lascia indifferenti. La storia, costruita come un thriller appassionante e criptico, riflette sui temi della verità, della colpa e del voyeurismo. In fondo la posizione dello spettatore, unico testimone di tutte le vicende, si identifica con quella del personaggio, ignoto ma onnisciente, che spia la vita della famiglia. L'ambiguità, marchio di stile del regista tedesco, domina la pellicola e i personaggi sono tutti potenzialmente autori del dramma che si consuma ai danni di loro stessi e degli altri.
Un lento incubo, quello raccontato da Haneke, che miscela riprese e webcam con un ingannevole e accurato montaggio tale da confondere la realtà filmata dal regista da quella proposta dal personaggio, il vero protagonista del film, che non vediamo e del quale intuiamo solo, con difficoltà, le recondite intenzioni.

Presenteremo e discuteremo del film in compagnia di Antonietta Petrelli. A seguire dibattito e mangia&bevi.

GIOVEDI' 22 MARZO ORE 19
AULA F2 CUBO 18/C DIP. FILOSOFIA
UNICAL

PERCHE' IL FILO DI SOPHIA NON HA NIENTE DA NASCONDERE!

VI ASPETTIAMO!!!

FILODISOPHIA&LOVE

domenica 18 marzo 2012

IL FILO DI SOPHIA presenta "ceci n'est pas un cadeau" Martedì 20 marzo Ore 19


Incontro di spessore quello che IL FILO DI SOPHIA propone per martedì 20 marzo: si discuterà, infatti, del rapporto tra dono e perdono. Si insiste spesso sulle affinità tra dono e perdono, e, certamente le affinità esistono. Molte sono però le differenze, relative sia alla struttura dell’atto sia alla natura della relazione che attraverso l’atto si instaura. 
Nella sua essenza, il perdono è rinuncia al "reddere" (rendere); in quanto tale, è concetto che mette in discussione i fondamenti stessi dell’idea di giustizia.
Un cortocircuito, un interscambio complesso che apre un ampio ventaglio di questioni all'interno della storia della filosofia, della morale e, non da ultimo, dell'economia. Può il dono, ad esempio, dare scacco all'invadenza del capitalismo?
Di questo, e molto altro, discuteremo in compagnia di Anna Jellamo, curatrice dell'incontro.
A seguire dibattito e mangia&bevi

MARTEDI' 20 MARZO ORE 19
AULA F2 CUBO 18/C UNICAL

VI ASPETTIAMO!!!

FILODISOPHIA&LOVE

mercoledì 14 marzo 2012

IL FILO DI SOPHIA presenta "Franco Vaccari e l'inconscio tecnologico" + Mostra Giovedì 15 marzo Ore 19



Quinto appuntamento per ".nef", la rassegna ideata dal FILO DI SOPHIA e dedicata alla storia della fotografia. Questo giovedì sarà il turno di Annalisa Laganà che ci introdurrà al lavoro di Franco Vaccari, uno dei più celebri fotografi italiani viventi.
".nef" affianca ormai il tradizionale appuntamento del Filo di martedì ed è nata per colmare un vuoto: nella nostra università si parla veramente ben poco di fotografia! 
Annalisa, oltre a curare l'incontro, esporrà alcuni dei suoi scatti, in una mostra dal titolo "Dal basso verso l'altro". 
L'immersione nell'universo fotografico, questa volta, sarà totale...non potete mancare.
Momenti di discussione aperte e il solito mangia&bevi, apprezzato anche in città (curato da http://peperosaeanicestellato.blogspot.com/), animeranno il resto della serata.

Di seguito la presentazione dell'incontro della stessa Annalisa:

Il percorso teorico disegnato da Vaccari parte da un particolare modo di cogliere il concetto di inconscio. Esso si configura come una attività di strutturazione di forme simboliche a partire da un contesto culturale in cui queste prendono forma e valore. Il soggetto proietta l’attività simbolicizzante del suo inconscio sui prodotti della cultura e nello specifico sui prodotti industriali, che sono intesi dall’autore come il frutto di un’operazione di trasformazione e trasfigurazione della realtà naturale. La macchina industriale non fa che operare sulla materia prima naturale trasformandola in un oggetto culturale: l’acciaio si trasforma in scolabottiglie.
L’apparecchio fotografico è da intendersi anch’esso come una macchina industriale, perchè la sua funzione è quella di assorbire il mondo e filtrarlo attraverso i meccanismi di trasformazione che regolano la produzione dell’oggetto fotografia. L’immagine fotografica è in questo senso autoconnotata, perchè reca in se stessa la traccia dell’inconscio tecnologico. Essa è in definitiva il prodotto di un meccanismo che obbedisce a un codice simbolico intrinseco all’apparecchio, per cui ogni attribuzione di senso all’immagine da parte dell’autore o da parte del fruitore è al contempo un’eccedenza e una mistificazione del senso stesso.

GIOVEDI' 15 MARZO 

lunedì 12 marzo 2012

IL FILO DI SOPHIA presenta "Cosa sono i diritti umani?" Martedì 13 Marzo Ore 19



Serata dedicata ai diritti umani, quella di martedì 13, al FILO DI SOPHIA.
Mai come oggi, e in un paese ormai multietnico come l'Italia, la questione si presenta di cocente attualità: cosa mi spetta di diritto? ci sono cittadini di serie "A" e cittadini di serie "B"?, quali le pratiche di accoglienza possibili? esiste un diritto naturale?
Un appuntamento per discutere di queste e altre facce del problema in compagnia di Paola Helzel.
A seguire dibattito e mangia&bevi

Una breve introduzione di Paola all'incontro:

L’attuale portata dei diritti umani nella nostra società, con tutto il suo bagaglio di problematicità, ci induce a riflettere e riesaminare la tradizionale dialettica esistente tra diritto naturale e diritto positivo, tentando di giungere ad una comprensione più approfondita del problema. Di fatto, tutta la tradizione del pensiero giuridico occidentale, a partire dal mondo greco è dominata dalla distinzione tra diritto naturale e diritto positivo. Una distinzione che si pone tra la physis ritenuta universale ed immutabile ed il nomos particolare e mutevole posto per convenzione dagli uomini, e che mai come oggi mette in “fibrillazione” la categoria dei diritti umani.


NON MANCATE, MARTEDI' 13 MARZO ORE 19
AULA F2 CUBO 18/C UNICAL

SE NON VIENI AL FILO DI SOPHIA NON SEI FIGLIO DI MARIA!

sabato 3 marzo 2012

IL FILO DI SOPHIA presenta "Self in time and language" Martedì 6 marzo Ore 19



Martedì 6 marzo alle ore 19 IL FILO DI SOPHIA è lieto di ospitare un evento di sicuro interesse, dedicato a un tema ancora mai trattato nell'arco di questi nostri 4 anni di vita (è sempre bene ribadirlo, fora malocchio), quello del rapporto tra mondo dell'Io, linguaggio narrativo e tempo.
Non a caso il titolo scelto per l'incontro è: "Self in time and language"
Sarà Erica Cosentino a condurci per mano durante la serata e a renderci partecipi delle sue ricerche, delle sue idee.

A seguire dibattito e immancabile mangia&bevi

Di seguito una breve presentazione dell'incontro di Erica stessa:

Il tempo è stato considerato un fattore cruciale nel distinguere due livelli di consapevolezza di sé: il sè minimale o “core self” e il sè esteso o narrativo. In questa presentazione mi occuperò dell’ultimo aspetto e, in particolare, del rapporto tra il sé narrativo e il linguaggio. Contro la prospettiva secondo cui il sé narrativo è sostanzialmente una costruzione linguistica, la mia tesi è che la sua costituzione dipenda in modo centrale dal funzionamento della facoltà mentale che consente di “viaggiare mentalmente nel tempo” (mental time travel), ossia di proiettarsi mentalmente indietro nel tempo per rivivere gli eventi passati o in avanti per anticipare possibili scenari futuri. Inoltre, sosterrò che il linguaggio narrativo stesso dovrebbe essere considerato un prodotto di una rete di componenti cognitivi che include anche il mental time travel.

Adesso la presentazione alternativa curata dal maestro Battiato:

Parlami dell' esistenza di mondi lontanissimi
di civiltà sepolte di continenti alla deriva.
Parlami dell'amore che si fà in mezzo agli uomini
di viaggiatori anomali in territori mistici...di più.
Seguimmo per istinto le scie delle Comete
come Avanguardie di un altro sistema solare.

No Time No Space another Race of Vibrations
the Sea of the Simulation
keep your feelings in memories
I love you especially tonight.

Controllori di volo pronti per il decollo.
Telescopi giganti per seguire le stelle
navigare navigare nello spazio nello spazio... di più.

No Time No Space
another Race of Vibrations
the Sea of the Simulation
keep your feelings in memories
I love you especially tonight.


TUTTO QUESTO MARTEDI' 6 MARZO ORE 19
AULA F2 CUBO 18/C DIP. FILOSOFIA UNICAL

VI ASPETTIAMO!
SE NON VIENI AL FILO DI SOPHIA, NON SEI FIGLIO DI MARIA!