domenica 1 maggio 2011

IL FILO DI SOPHIA PRESENTA:"BORN TO BE A WAVE. Racconti sulle agitazioni in mare lontane e vicine alle spiagge." MARTEDI' 3 MAGGIO ORE 19:30





Il Filo di Sophia riabre i battenti dopo la pausa pasquale con un evento speciale dedicato allo stupefacente universo del mare, dall'affascinante movimento delle sue onde alle suggestive esperienze di chi lo vive sulla propria pelle, ogni giorno. La serata sarà curata da Francesco Aristodemo e prevederà inoltre la proiezione del film-documentario "La nostra terra. Praticamente" di Michele D'Ignazio e Lorenzo Aristodemo.
Vediamo come lo stesso Francesco ci introduce al suo seminario, intitolato "BORN TO BE A WAVE. Racconti sulle agitazioni in mare lontane e vicine alle spiagge":

Immaginate semplicemente di rilassarvi, di immergere le vostre stanche membra nell’espressione delle vostre gioie malinconiche. Il mare, enorme riflesso mutante, specchio di infinite ispirazioni, ha rappresentato nei secoli un crogiuolo di emozioni che non lasciano scampo a dileggiamenti del momento, se ne rimane estasiati. Pare una magma informe, un frastuono confusionario di movimenti senza un precisò perché. Lontano e vicino alle spiagge esistono fenomeni della natura che risultano ben codificabili, spesso con un preciso codice genetico. Dal caos si estrapola l’archetipo, dal disordine si passa all’ordine…
L’ingegneria marittima si è sviluppata a metà del 1900 per scopi (ahimè) militari: si potrebbe affermare che gli americani abbiano vinto la Seconda Guerra Mondiale anche perché conoscevano meglio l’entità delle onde, al fine di prevedere al meglio i loro sbarchi con le navi sulle coste europee. Questa disciplina scientifica si occupa dei più importanti fenomeni naturali che avvengono in mare (formazione e propagazione delle onde generate dal vento, maree, correnti, tsunami, trasporto di sedimenti lungo i fondali, ecc.). Al largo (offshore) si studia la genesi delle onde e la loro crescita, così come l’interazione con strutture in mare aperto. Sottocosta (nearshore) l’attenzione dell’ingegnere marittimo è rivolta all’analisi dell’interazione delle onde, quando sembra che stiano per “morire”, con i litorali. Ciò è utile per comprendere le modifiche della morfologia che può assumere nel tempo una spiaggia, in assenza e in presenza di opere di difesa costiera.
Da tanti anni il mare “mangia” le coste con erosioni sempre più forti: ciò può essere ascrivibile, da un lato, all’inasprimento delle condizioni climatiche, ma soprattutto al poco amore dell’uomo, che ci mette del suo ad inquinare il mare o a deteriorare le coste.
Conoscere tecnicamente il mare può essere utile a trovare soluzioni eco-compatibili ed eco-sostenibile che preservino la nostra amata distesa di pipì blu.

A SEGUIRE:

LA NOSTRA TERRA. PRATICAMENTE (2008), 29’
di Michele D’Ignazio e Lorenzo Aristodemo

Un viaggio al sud della Calabria, seguendo il mare, le sue suggestioni, le sue storie. Attraversando i paesi di Bagnara e Scilla, lo stretto di Messina, la città di Reggio e infine il borgo diroccato di Pentedattilo, si ascoltano le voci di chi è nato e vive in quei posti, di chi è partito ed è ritornato; cercando di raccontare quello che è “La Nostra Terra. Praticamente.”
“Praticamente”, perché è un intercalare linguistico che i calabresi ed i siciliani utilizzano spesso, ma anche perché dalle immagini e dalle storie raccolte emerge un sentimento di quotidianità e di praticità. Non si vuole spiegare niente, si vuole semplicemente raccontare. Per dirlo con le parole di Roberto Rossellini: “E’ un tentativo che consiste nello scrivere la storia in forma estremamente semplice, non in quanto storia, ma in quanto partecipazione umana al quotidiano.”

DOPO LA PROIEZIONE DIBATTITO E SOLITO MANGIA&BEVI

Ricordiamo ancora una volta l'appuntamento:
MARTEDI' 3 MAGGIO ORE 19,30 AULA F2 CUBO 18/C DIPARTIMENTO DI FILOSOFIA UNICAL

VI ASPETTIAMO NUMEROSISSIMI!!!

PREPARATEVI AI TUFFI ESTIVI CON IL FILO DI SOPHIA, ANCHE LUI NE SAREBBE CONTENTO:
http://www.youtube.com/watch?v=xWG4Dz3q3EQ

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